Questo 16 Settembre sarà un giorno importante per la salute del pianeta: 191 Paesi si uniranno nella lotta ai rifiuti intraprendendo una delle azioni civiche più grandi in tutto il mondo, il World Cleanup Day, una giornata in cui vengono organizzate una serie di iniziative di pulizia che cambieranno il destino del nostro pianeta.
Ma non solo il 16 Settembre, perchè in Italia seguiranno oltre 1000 altre iniziative sparse su tutta la penisola nel weekend del 22-23-24 Settembre, coordinate da Legambiente per promuovere la campagna Puliamo il Mondo.
Cos’è il World Cleanup Day
Non lasciare che resti così. Questo il claim dell’edizione 2023. L’iniziativa mira non solo a rimuovere i rifiuti, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’inquinamento da rifiuti e a promuovere comportamenti più sostenibili.
La giornata è patrocinata anche dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO-CNIU e dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e sostenuta da numerose imprese italiane. Ma non mancano piccoli eventi e azioni organizzate da volontari e associazioni distribuite su tutto il territorio nazionale. Infatti ci sono molti modi per partecipare e supportare il progetto:
- Partecipare o organizzare azioni di cleanup;
- Mappare i rifiuti con l’app Trashout;
- Sensibilizzare attraverso un supporto alla comunicazione;
- Educare alla tutela dell’ambiente;
- Promuovere e creare iniziative di riduzione dei rifiuti;
- Ripulire i mari e le coste dalla plastica;
Ogni azione conta. Il contributo di ognuno è importante e può fare la differenza.
I rifiuti sono preziosi
Anche se si tratta di spazzatura, di roba vecchia, di cose da buttare (e già buttate!) i rifiuti si stanno rivelando una risorsa. Perciò abbiamo bisogno di giornate come il World Cleanup Day per rivalutare il concetto di rifiuto e sensibilizzare ad una gestione più responsabile di “ciò che non serve più”. Infatti non tutto ciò che è buttato è realmente inutile: ci sono oggetti che possono essere recuperati o riutilizzati diversamente, altri invece che possono essere riciclati per diventare una nuova materia prima. Il catalogo di Bioecolution ne è un’ampia dimostrazione.