Quando si parla di prodotti sostenibili si sente spesso parlare di materiali con una particolare impronta green. Ma cosa distingue un articolo realizzato con materiali ecologici da un altro, apparentemente fatto con gli stessi materiali? Chi ci dice che un prodotto, ad esempio di carta, sia più sostenibile di un altro? E come possiamo riconoscerlo?
Qui entrano in gioco le certificazioni dei materiali, che è nell’interesse del produttore segnalare chiaramente al pubblico per evidenziarne il valore aggiunto tramite l’utilizzo di eco-etichette specifiche.
Cosa sono le eco-etichette?
Si tratta di marchi o etichette ecologiche di tipo volontario che certificano la sostenibilità di un prodotto, un imballaggio o un servizio.
Lo scopo è quello di rendere il consumatore più consapevole della sua scelta di acquisto secondo principi di sostenibilità e impatto ambientale.
In questo articolo andremo ad approfondire alcune delle più comuni.
Legno e carta
FSC (Forest Stewardship Council)
È un marchio utilizzato a livello internazionale per identificare prodotti la cui materia prima proviene da foreste e filiere di approvvigionamento gestite in modo responsabile. La certificazione interessa il prodotto Viene rilasciata da un ente terzo al seguito del rispetto di 10 regole ben specifiche valide per tutto il mondo.
PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes)
Il sistema permette di certificare la sostenibilità della gestione di boschi e foreste, e la rintracciabilità dei prodotti di origine forestale (legnosi, cartacei, da cellulosa, ma anche prodotti non legnosi di origine forestale) commercializzati e trasformati la cui provenienza è riconducibile a foreste certificate PEFC. Anche questa certificazione viene rilasciata da un ente terzo.
Tessuti, filati e cuoio
OEKO-TEX
Si tratta di un’autorevole certificazione indipendente e internazionale per il settore tessile. Gli alti standard di controllo escludono tutto ciò che è nocivo per la salute umana anche quando non ancora regolamentato negli stati di produzione, garantendo per tessuti e pelli un livello di sicurezza superiore alle leggi nazionali esistenti. Esistono declinazioni della certificazione che riguardano anche l’ambiente di lavoro delle filiere produttive, la qualità dei prodotti ausiliari impiegati nel trattamento delle materie prime, e l’origine naturale dei prodotti.
GOTS (Global Organic Textile Standard)
Standard di certificazione internazionale di terza parte relativo ai prodotti tessili realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica (animali e vegetali). Prevede il rilascio di una certificazione da parte di un ente terzo che ne attesti il rispetto dei criteri ambientali e sociali in tutte le fasi della filiera produttiva a garanzia di uno sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile.
GRS – Global Recycled Standard
L’etichetta GRS certifica i prodotti ottenuti da materiali da riciclo. I criteri di assegnazione riguardano aspetti ambientali e sociali estesi a tutte le fasi della filiera produttiva. Possono essere certificati GRS tutti i prodotti che siano composti per almeno il 20% da materiali da riciclo pre-consumo e postconsumo.
Plastica
PSV – Plastica Seconda Vita
Il marchio “Plastica Seconda Vita” è un sistema di certificazione ambientale di prodotti derivati dal trattamento dei rifiuti plastici recuperati dalla raccolta differenziata e da scarti industriali. Nato dall’esigenza di rendere rintracciabili ed identificabili i materiali riciclati, è il primo marchio italiano ed europeo dedicato alla plastica riciclata che attesta la percentuale di riciclato di cui è composto il prodotto.
Altri marchi degni di nota
Oltre a certificazioni specifiche per materiali, è il caso di portare l’attenzione anche su alcune certificazioni ecologiche legate ai prodotti finiti, che quindi interessano i materiali di cui sono composti, la produzione e l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
Ecolabel
Marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che premia i prodotti e i servizi a ridotto impatto ambientale nell’intero ciclo di vita (approccio Life Cycle Assessment, LCA) mantenendo comunque elevati standard prestazionali. È un’etichetta ecologica volontaria la cui certificazione viene rilasciata da parte di un ente indipendente: la prestazione ambientale è valutata su base scientifica analizzando gli impatti ambientali più significativi durante l’intero ciclo di vita del prodotto o del servizio, tenendo anche conto della durata della vita media dei prodotti e della loro riutilizzabilità/riciclabilità e della riduzione degli imballaggi e del loro contenuto di materiale riciclato.
Made Green in Italy
Utilizzato per certificare i prodotti che, oltre a soddisfare i requisiti del “Made in Italy”, rispettano anche i parametri necessari per essere giudicati “sostenibili” sulla base di un benchmark di riferimento a livello nazionale. Nella valutazione di tali parametri si applica la Metodologia europea PEF (Product Environmental Footprint), che calcola l’impronta ambientale misurando l’impatto del prodotto in ogni singola fase del ciclo di vita, dalle materie prime fino al suo utilizzo da parte del consumatore.
ReMade in Italy
L’etichetta ReMade in Italy comunica l’utilizzo di materiale riciclato nei prodotti certificati e gli impatti ambientali derivanti. È rilasciata in seguito all’esito positivo del processo di certificazione e può essere apposta direttamente sui materiali o prodotti certificati, per una comunicazione diretta e trasparente al mercato. Il contenuto riciclato deve essere almeno il 10% del peso complessivo del prodotto. Vale per prodotti anche multi-materiale e di ogni componente specifica la percentuale di materiale riciclato.
Ciclo di Mobius
Si tratta di un marchio ecologico che vale come autocertificazione e può indicare sia la riciclabilità del prodotto, che il suo contenuto riciclato. Quando vengono utilizzate solo le 3 frecce il prodotto è riciclabile, quando invece presenta una percentuale sta ad indicare la percentuale di materiale riciclato con cui è realizzato il prodotto. Essendo un’autocertificazione non necessita di enti terzi per deliberare se è utilizzabile o meno, ma è una scelta del produttore.