C’è un giorno in cui le persone e le nazioni di tutto il mondo si uniscono per promuovere consapevolezza e azione a livello globale per tutti coloro che soffrono la fame e per la necessità di garantire diete sane per tutti.
Si tratta del 16 ottobre, vale a dire la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, istituita dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) con l’obiettivo principale di incoraggiare le persone ad agire contro i problemi della fame e malnutrizione nel mondo, sulla sicurezza alimentare e per incentivare una più equa alimentazione per tutti.
Perché c’è bisogno di una Giornata Mondiale dell’Alimentazione?
Proviamo a dare un peso al problema con qualche numero:
I sistemi alimentari mondiali a tutt’oggi producono oltre il 33% delle emissioni di gas serra antropogeniche a livello globale.
Allo stesso tempo circa il 40% della popolazione mondiale non può permettersi un’alimentazione sana, mentre il 14% degli alimenti prodotti nel mondo va perso a causa di raccolto, gestione, stoccaggio e trasporto inadeguati.
E come se non bastasse, il 17% del cibo deperisce per mancato consumo quindi viene buttato.
In sintesi, un vero e proprio spreco per un settore che sta alla base della nostra sopravvivenza.
Le nostre azioni sono il nostro futuro
Ogni volta che mangiamo diventiamo un anello del “sistema agroalimentare”, che può sembrare un termine complesso, ma è ciò da cui dipende la nostra vita. Il cibo che scegliamo e il modo in cui viene prodotto, preparato, cotto e conservato ci rendono parte integrante e attiva del corretto funzionamento di un sistema agroalimentare.
Un sistema agroalimentare è sostenibile quando è disponibile una gran varietà di alimenti sufficienti, nutrienti e a prezzi accessibili a tutti, per cui nessuno soffre la fame o è esposto a qualsiasi tipo di malnutrizione. Al mercato o nei negozi di alimentari gli scaffali sono ben riforniti: meno cibo viene sprecato, più la filiera di approvvigionamento alimentare è resiliente a crisi come condizioni climatiche estreme, picchi di prezzo o pandemie, e al tempo stesso si limita l’aggravarsi del degrado ambientale o del cambiamento climatico. I sistemi agroalimentari sostenibili garantiscono la sicurezza alimentare e la nutrizione per tutti, senza compromettere le basi economiche, sociali e ambientali per le generazioni future.
Favoriscono una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore.
È necessario intervenire su ciò che viene prodotto aumentando la nostra domanda di cibi nutrienti prodotti in modo sostenibile, e allo stesso tempo essere noi stessi più sostenibili nelle nostre azioni quotidiane, soprattutto riducendo le perdite e gli sprechi alimentari. Dobbiamo inoltre passare parola, sensibilizzando gli altri sull’importanza di uno stile di vita sano e sostenibile. Da questo dipendono gli sforzi per mitigare il cambiamento climatico, il degrado ambientale e per il nostro benessere.
Dobbiamo creare un movimento alimentare che sostenga questo ambizioso cambiamento.