Immaginare prodotti e processi virtuosi, sostenibili ed equi
Nel corso del 2021 abbiamo già affrontato, in uno specifico articolo, il tema dell’Economia Circolare. Abbiamo introdotto da una parte le definizioni tecniche del processo, e dall’altra abbiamo sottolineato i punti chiave del piano europeo per lo sviluppo di un’economia circolare, ed i passi necessari per una gestione intelligente anche dei materiali.
Quest’ultimo tema è per noi fondamentale, perché è proprio sulla specificità e ricercatezza dei materiali che si fonda BioEcolution.
Se infatti analizziamo meglio il senso di questo recente paradigma, possiamo affermare che l’economia circolare «è un termine generico per definire un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera». L’economia circolare è dunque un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.
Il modello è quindi in totale contrapposizione con quanto sviluppato negli ultimi 70 anni, fondato sull’ accessibilità di grandi quantità di risorse ed energia.
Sicuramente le iniziative a sostegno dell’efficienza, partendo dalla riduzione delle risorse e dell’energia fossile consumata per unità di produzione, sono un interessante punto di partenza, ma non bastano per poter definire un modello circolare realmente efficiente. La transizione verso il nuovo modello deve riguardare, soprattutto nella produzione di beni, tutte le fasi – dalla progettazione, alla produzione, al consumo, fino alla destinazione a fine vita – e dobbiamo essere in grado di cogliere ogni opportunità di limitare l’apporto di materia ed energia e di minimizzare scarti e perdite.
Ecco quindi che, nella realtà delle cose, possiamo definire l’economia circolare come progettata per auto-rigenerarsi. Si tratta di un ripensamento complessivo e radicale rispetto al modello produttivo classico.
L’importanza del recupero dei materiali
E per questo i materiali giocano un ruolo fondamentale, soprattutto quando le materie prime vengono sostituite o integrate con materie provenienti da filiere di recupero che ne conservino le qualità.
Bioecolution nasce con l’obiettivo di offrire oggetti ecologici personalizzati, attraverso la cura e selezione dei materiali che li costituiscono.
Ecco quindi che quando parliamo di Borse, Valigie, Penne ed anche accessori di abbigliamento in R-PET, parliamo di plastica composta al 100% da bottiglie in PET riciclato che tra l’altro è molto più efficiente in termini di risorse rispetto al PET vergine.
Cotone, lino e lana sono tessuti e materiali ampiamente naturali, sostenibili e biodegradabili. Asciugamani, borse, oggetti realizzati con questi materiali sono uno degli esempi più concreti di Economia Circolare.
Per non parlare poi del legno, una risorsa naturale rinnovabile annoverata tra i materiali più ecologici. Ecco allora tutto il senso ecologico racchiuso in un organizer, una penna, un piccolo vaso. Oggetti e gadget consapevoli, che grazie alla loro Eco-Progettazione, alla versatilità e alla composizione dei materiali, sono un esempio del contributo che qualunque azienda può dare al sostegno di una vera economia circolare.